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NutrageAcronimo
NUTRAGE
Fonti di Finanziamento
NUTRAGE è un progetto multidisciplinare, promosso e sviluppato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche e finanziato dai fondi FOE 2021, i fondi ordinari erogati dal Ministero dell’Università e della Ricerca agli Enti ed Istituzioni  di Ricerca Pubblici da esso vigilati.
Sito web
https://nutrage.it
Obiettivi
In linea con l’indirizzo perseguito dalla comunità scientifica internazionale, NUTRAGE punta a sviluppare approcci innovativi di “Precision Aging”, per l’individuazione dei migliori regimi dietetici (dietary pattern) in grado di prevenire o ritardare l’insorgenza delle patologie associate all’invecchiamento della popolazione e la formulazione di programmi specifici di nutrizione personalizzata per la terza età.
I risultati presentano importanti ricadute su futuro, benessere e coesione sociale del Paese.

Il progetto ha avuto una prima fase di sviluppo nel 2020 con il coinvolgimento di tutti gli Istituti del Dipartimento di Scienze Bio-Agroalimentari del CNR e, visto il successo dell’iniziativa in termini di risultati scientifici e mediatici, ha ottenuto un secondo finanziamento nel 2021 per il proseguimento e l’ampliamento delle attività attraverso il coinvolgimento dei cinque Dipartimenti CNR che adotteranno percorsi di ricerca multidisciplinari, utilizzando diversi modelli sperimentali e modelli preclinici.

Gli ambiti tematici sono:
-     (Bio)Tecnologie agroalimentari
-    Sviluppo di nuovi alimenti ad alto valore salutistico
-    Tecnologie green per l’estrazione e la stabilizzazione di biocomposti
-    Identificazione di biomarcatori precoci
-    Strategie innovative per l’active and healthy aging
-    Analisi integrata delle basi fisiopatologiche dell’invecchiamento
-    Cultura ed educazione del cibo
Maggiori informazioni
Il progetto coinvolge tutti i Dipartimenti del CNR, per un totale di 36 Istituti partecipanti.
Il DSCTM coordina i propri Istituti partecipanti (IC, ITM, SCITEC, ICB, IPCB).

Area tematica- Ambiti di ricerca
Nutrizione, Terza Età, Benessere
Parole Chiave
Dietary Pattern, regimi dietetici, Precision Aging
Anno di inizio attività
01/06/2023
Anno di fine
01/12/2024

NestAcronimo
NEST
Fonti di finanziamento
Il programma di ricerca “NEST - Network per una transizione energetica sostenibile”, è uno dei 14 progetti di partenariato esteso selezionati e finanziati dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) con i fondi europei del programma NextGenerationEU nell’ambito della Missione 4 “Istruzione e Ricerca”, Componente 2 “Dalla ricerca all’impresa” – Investimento 1.3. "Partenariati estesi alle università, ai centri di ricerca, alle aziende per il finanziamento di progetti di ricerca di base”, tematica “Scenari Energetici del Futuro, linea 2a: Energie Verdi del Futuro”.
Sito web
https://fondazionenest.it

Obiettivi
I Partenariati estesi (PE) sono programmi di ricerca caratterizzati da un approccio interdisciplinare, olistico ed orientato al problem solving, che coinvolgono sinergicamente Università, Enti pubblici di ricerca ed altri soggetti pubblici e privati con l’obiettivo primario di rafforzare le filiere della ricerca a livello nazionale e promuovere la loro partecipazione alle catene di valore strategiche europee e globali.

La Fondazione NEST, in particolare, punta alla costituzione di una leadership italiana in grado di supportare la crescita di nuove tecnologie energetiche, ricercatori e infrastrutture di ricerca, per un futuro settore energetico sostenibile e resiliente, che consenta al nostro Paese di raggiungere il traguardo della neutralità carbonica, previsto entro il 2050.
Nello sviluppo delle innovative tecnologie di conversione ed utilizzo di fonti rinnovabili, particolare rilievo viene attribuito ai valori della sostenibilità dal punto di vista ambientale e sociale e della resilienza dal punto di vista della produzione e distribuzione, ossia all’individuazione di soluzioni meno soggette ai rischi derivanti dall’approvvigionamento attuale basato combustibili fossili.

Per raggiungere i suoi obiettivi, NEST individua nove aree tematiche, denominate “Spokes”, che riuniscono per ambiti omogenei le principali sfide da affrontare, consentendo una sinergica collaborazione dei partner pubblici e privati coinvolti, ivi inclusi i partner industriali. La filiera del Partenariato è stata infatti pensata per garantire un rapido passaggio dalla ricerca fondamentale all’applicabilità industriale, con differenti livelli di TRL a fine programma.      

Le linee di ricerca riguardano:         
•    Clean hydrogen and final uses
•    Energy conversion
•    Bioenergy & New biofuels for sustainable future
•    Energy Storage
•    Smart Sector Integration
•    Final use optimization, sustainability & resilience in energy supply chain
•    Energy-sustainable advance materials
•    Energy harvesting & Off shore renewables
•    Solar: CSP, CST, PV                                                                                               
Maggiori informazioni
La composizione del Partenariato Esteso NEST include:

PARTNER PUBBLICI
Politecnico di Bari (HUB), Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, Università La Sapienza di Roma, Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Università degli studi di Cagliari, Università degli studi di Padova, Università di Pisa, Università degli studi di Palermo, Università degli studi di Napoli Federico II, Università di Genova, Istituto Italiano di Tecnologia, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile ENEA, Consiglio Nazionale delle Ricerche.

PARTNER PRIVATI
IREN S.p.A., Intesa Sanpaolo S.p.A., Exprivia S.p.A, Nuovo Pignone Tecnologie S.r.l, SNAM S.p.A.; Istituto di ricerca Ingenia S.r.l., Engineering Ingegneria Informatica S.p.A., ARCO FC s.r.l., IDEA75 S.r.l., EURAC Research, Fondazione Bruno Kessler.

IL RUOLO DEL DSCTM
Al Dipartimento è affidato il compito di interfaccia con l’hub e di coordinamento dei 20 Istituti CNR coinvolti nel programma, attivi su 5 dei 9 spokes previsti.  
Inoltre, il CNR è leader dello spoke 9 con l’Istituto ICMATE (DSCTM).
Area tematica- Ambiti di ricerca
Ambiente – Energie Rinnovabili - Mobilità
Parole Chiave
Energie verdi, Partenariato Esteso, NextGenerationEU, Clean Hydrogen, New Biofuels
Anno di inizio attività
01/11/2022
Anno di fine
31/10/2025

MICSAcronimo
MICS
Fonti di finanziamento
Made in Italy Circolare e Sostenibile (MICS) è un programma di ricerca ed innovazione finanziato dal MUR (Ministero dell’Università e della Ricerca) in ambito PNRR, grazie ai fondi messi a disposizione dall’Unione Europea - Programma NextGenerationEU - Missione 4 “Istruzione e Ricerca”, Componente 2 “Dalla ricerca all’impresa” – Investimento 1.3. "Partenariati estesi alle università, ai centri di ricerca, alle aziende per il finanziamento di progetti di ricerca di base” per rafforzare le filiere della ricerca a livello nazionale e promuovere la loro partecipazione alle catene di valore strategiche europee e globali.

Sito web
https://www.mics.tech

Obiettivi
Il progetto MICS punta a realizzare una visione produttiva in cui le attività di progettazione e produzione del Made in Italy si attuino all’interno di un circuito virtuoso che sia circolare, autosufficiente, auto-rigenerativo, affidabile, sicuro e sostenibile.        
Nell’ambito della ricerca che costituisce il fondamento di tale visione, MICS individua otto aree tematiche, denominate “Spokes”, che riuniscono per ambiti omogenei le attività di ricerca inerenti alle principali sfide che attualmente si pongono ai nostri modelli di design, produzione, consumo e gestione del Fine Vita dei materiali e dei prodotti, con un occhio di riguardo verso l’innovazione delle tecnologie di produzione e dei processi, in un’ottica pienamente green.

Le attività si focalizzano sui tre principali settori che caratterizzano lo scenario industriale italiano, ovvero Moda, Arredamento e Automazione, senza escludere, in futuro, una estensione della ricerca ad altri ambiti o settori di rilievo.  

Le otto aree tematiche (spokes) risultano trasversali a questi tre settori applicativi e consentono una sinergica collaborazione dei partner pubblici e privati coinvolti, ivi inclusi i partner industriali. La filiera del Partenariato è stata infatti pensata per garantire un rapido passaggio dalla ricerca fondamentale all’applicabilità industriale, con differenti livelli di TRL a fine programma.      

Obiettivi:         
•    Progettazione e sintesi razionale e predittiva di nuovi prodotti e materiali basati su fonti alternative: rifiuti post-consumo e materie prime residuali non critiche.
•    Transizione del Made in Italy da modello lineare a circolare attraverso design e processi chimici avanzati.
•    Attività di diffusione per una maggiore consapevolezza, da parte della società, riguardo ai concetti di Circular Economy (CE) e trasferimento tecnologico.

Maggiori informazioni
La composizione del Partenariato Esteso MICS include:

PARTNER PUBBLICI
Politecnico di Milano (HUB), Politecnico di Bari, Politecnico di Torino, Sapienza Università di Roma, Università degli studi di Bergamo, Università degli studi di Napoli Federico II, Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Università degli studi di Firenze, Università degli studi di Padova, Università degli studi di Brescia, Università degli studi di Palermo.

PARTNER PRIVATI
AEFFE S.p.A., Leonardo S.p.A., Thales Alenia Space Italia S.p.A., Natuzzi S.p.A., Brembo S.p.A., Camozzi Group S.p.A., Sacmi Imola S.C., Itema S.p.A., Italtel S.p.A., Cavanna S.p.A., Prima Additive S.r.l., SCM Group S.p.A.,
Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli e delle Materie Concianti s.r.l.

IL RUOLO DEL DSCTM
Al Dipartimento è affidato sia il compito di coordinamento dei 21 Istituti CNR coinvolti nel programma, attivi su 7 dei 8 spokes previsti, sia quello di interfaccia con l’HUB per le richieste indirizzate specificatamente al Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Inoltre, il DSCTM svolge il ruolo di leader dello spoke 3, che coinvolge numerosi istituti CNR (ICCOM, SCITEC, ISSMC, IPCF, ITM, IC, IPCB, ISMN, ISOF, ICB, STIIMA) e molteplici Università e partner privati. Alle attività di coordinamento, si aggiungono, così, le attività di supervisione e controllo tipiche del ruolo di Spoke Leader nell’ambito dei programmi Hub/Spoke.

Area tematica- Ambiti di ricerca
Moda – Arredamento – Automazione - Sostenibilità
Parole Chiave
Materiali, Circular Economy
Anno di inizio attività
01/01/2023
Anno di fine
31/12/2025

ItaEnerAcronimo
IEMAP
Fonti di finanziamento
Il Progetto di Ricerca per una Piattaforma italiana per lo sviluppo accelerato di materiali per l’energia (IEMAP) si inserisce, assieme con i progetti Hydrogen Demo Valley  e Smart Grid, all’interno  di un Accordo di programma sottoscritto da ENEA con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica nel contesto del programma “Mission Innovation - Multivector Integrated Smart Systems and Intelligent Microgrids for accelerating the energy transition”.
Sito web
https://mission-innovation.it/iemap/
Obiettivi
Il progetto IEMAP, in particolare, è finalizzato alla realizzazione di una piattaforma infrastrutturale high- tech per la progettazione accelerata e la selezione di materiali avanzati per l’energia.

Il progetto parte dalla consapevolezza che alcuni materiali, componenti e dispositivi, tra cui le batterie, le celle solari, i semiconduttori, i catalizzatori e le membrane per la cattura e lo stoccaggio della CO2, costituiscono l’elemento basilare delle tecnologie energetiche. Il processo di individuazione di nuovi materiali è complesso, articolato e costoso, poiché necessita di una lunga procedura di ricerca e sviluppo che comprende la simulazione, la sintesi, la caratterizzazione sperimentale e numerica con l’esecuzione di numerosi test di verifica ed implementazione.
La realizzazione in una infrastruttura deputata allo sviluppo di nuovi materiali consentirebbe di accelerare il processo di sviluppo su descritto.

La piattaforma IEMAP si compone di quattro componenti fondamentali: un’infrastruttura computazionale trasversale, di livello gerarchico superiore, e tre infrastrutture sperimentali, che consentano, con un approccio tecnologicamente neutro, la dimostrazione e l’integrazione di diverse tecnologie di produzione ed utilizzo dell’idrogeno, per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di transizione energetica a breve e lungo termine.
La nuova piattaforma, integrata e multifunzionale, punta a dimostrare la fattibilità, la funzionalità, la sostenibilità, la resilienza e la sicurezza di un ecosistema idrogeno, e, a tal fine, intende offrire all’industria la possibilità di ricercare, sperimentare e validare, all’interno di una piattaforma dedicata, le soluzioni tecnologiche relative alla catena di approvvigionamento e utilizzo dell’idrogeno nel suo complesso, su scala significativa e con diversi gradi di maturità tecnologica (Technology Readiness Level).

Ciascuna delle infrastrutture sperimentali è focalizzata su un ambito specifico:
•    batterie,
•    elettrolizzatori,
•    fotovoltaico.
Maggiori informazioni
Il progetto di ricerca include numerosi partner pubblici e privati:

PARTNER PUBBLICI
ENEA, CNR, Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia (IIT)

PARTNER PRIVATI
RSE S.p.A.

IL RUOLO DEL DSCTM
Al dipartimento compete il ruolo di coordinamento dei propri Istituti coinvolti nel programma ed attivi sui tre ambiti tematici (ICCOM, ICMATE, IPCF, ISMN, ISOF, ISSMC).

Area tematica- Ambiti di ricerca
Ambiente – materiali - tecnologie
Parole Chiave
Idrogeno, Elettrolizzatori, Fotovoltaico, Batterie, Infrastrutture sperimentali
Inizio attività
12/05/2021
Fine prevista
31/12/2024

MinAcronimo
FuturRaw (FOE 2022)
Fonti di Finanziamento
FuturRaw è un progetto del Consiglio Nazionale delle Ricerche finanziato dai fondi FOE 2022, ossia mediante ripartizione dei fondi ordinari erogati dal Ministero dell’Università e della Ricerca agli Enti ed Istituzioni di Ricerca Pubblici da esso vigilati.
Sito web

Obiettivi
Le attività previste si allineano alle tendenze nazionali ed europee verso un modello di economia circolare e sostenibile. In particolare, il progetto FuturRaw si prefigge di identificare nuove materie prime alternative a quelle convenzionali e di sviluppare processi economicamente ed ambientalmente vantaggiosi per la loro conversione in materiali e prodotti di utilizzo quotidiano.

Per un Paese con materie prime limitate, come l’Italia, è necessario trovare fonti abbondanti, rinnovabili e sicure con cui progettare e sviluppare materiali e composti chimici, nonché renderne ottimale l’impiego e il riuso. In questo contesto è imprescindibile l’utilizzo di materiali non-critici, di residui di produzione o di scarti post-consumo come materie prime seconde.

L’obiettivo principale del progetto FuturRaw è, dunque, l’uso, il riciclo, il design e la produzione di nuovi prodotti e materiali a partire da materie prime alternative, tra cui materie prime non-critiche e residuali e materie prime seconde, in un’ottica di sviluppo sostenibile, in cui le tecnologie di approvvigionamento e sfruttamento siano tali da soddisfare i bisogni attuali, senza pregiudicare quelli delle generazioni future.

Le attività puntano all’ottimizzazione delle tecnologie di recupero di metalli nobili (es. palladio, platino), elementi critici (es. litio), o terre rare, dai rifiuti di apparecchi elettronici (RAEE), da batterie esauste o scarti edili. Lo sfruttamento di queste “miniere urbane” può ridurre sia la dipendenza da forniture estere, spesso aggravate da situazioni geopolitiche complesse, sia la pressione eco-sistemica dovuta allo smaltimento dei rifiuti in discarica.
Analogamente, il progetto punta alla ricerca e sviluppo di nuove tecnologie e soluzioni avanzate per il riutilizzo dell’enorme quantitativo di rifiuti plastici post-consumo (imballaggi, packaging, tessile, nautico) e di biomasse residuali non edibili (ad es. agroalimentari, forestali, mobiliere, cartacee), come materie prime seconde per la produzione di composti chimici, bulk chemicals ed intermedi ad alto valore aggiunto.

Istituti CNR partecipanti
ICB; ICCOM; ICMATE; IC; ISSMC; SCITEC; IPCB; IPCF; ISOF; ITM; ISMN
Area tematica- Ambiti di ricerca
Ambiente, Sostenibilità, Circular Economy
Parole Chiave
Materie prime seconde, Riuso,  Economia Circolare
Anno di inizio attività
01/01/2023
Anno di fine
31/08/2024

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